giulio.favotto
PATERNITY RATIO(r)=p(G/H1)/p(G/H0)= X/YA work by @giulio.favotto Under the curatorship of @francesco_rombaldi Published by YOGURT EDITIONS Developed during YOGURT LAB 2021PATERNITY RATIO (r) is the formula indicating the ratio between the probability of being a father and the probability of not being a father. As Jacques Lacan, the French psychoanalyst, used to say, however, ‘paternity is always an adoption’, meaning that biology - on its own - is not a sufficient condition to live a conscious paternity, not even in the families we define as such.This work, a synthesis of love and ratio, helped me to embrace the revolution I was experiencing.—PATERNITY RATIO (r) è la formula che indica il rapporto fra la probabilità di essere padre e quella di non esserlo. Come diceva lo psicoanalista francese Jacques Lacan, però, “la paternità è sempre una adozione” intendendo che la biologia – da sola – non è condizione sufficiente per vivere una paternità consapevole, neppure nelle famiglie che definiamo tali.Questo progetto, sintesi fra amore e ratio, mi ha aiutato ad accogliere la rivoluzione che stavo vivendo.——112 pages, hard cover book14x22cmout in March 2024 28€Pre-order with 20% off writing to info@yogurtmagazine.com@yogurt.magazine #book #paternity #xyh #photography
Da oggi lunedì 5 febbraio, dopo i passaggi all @asoloartfilmfestival e al @filmmakerfest, TODOS LOS MALES, il primo film di ANAGOOR inizia la sua vita al cinema. “Il film non è un film concerto, né il film di un allestimento teatrale, è piuttosto una sorta di making of, di fabbrica della rappresentazione, di documentario dell’immaginazione. E nel prodursi riflette su se stesso e dubita di se stesso come una nave che solchi l’abisso.” Matteo Marelli, Film Makers Festival@faciadecudecandecacia Questa, a livello di direzione della fotografia, è stata per me l’esperienza più importante finora fatta nel “tradurre con la luce”. Affiancare cioè alla ricerca cromatica un sapore fatto di quella materia così intangibile e potente com’è la luce che accompagnasse e … illuminasse il lavoro di regia e significato di Simone Derai e dell’opera di Rameau. “Tuttavia il vecchio vizio di sguardo, guardare solo se stessi, specchiarsi negli altri fino a non vederli più, autocelebrarsi, può per assurdo suggerire una chiave per smontare la propria arroganza. Accogliere il limite della prospettiva e rivolgere lo sguardo verso di sé ancora una volta ma criticamente, rendere sé stessi e la propria storia soggetto di un ritratto più consapevole. L’affresco video concepito e realizzato per questa esecuzione de Les Incas du Pérou è insieme un lavoro sulla tradizione coloniale dell’Europa, sullo sguardo (chi guarda chi? chi scopre chi?), sulla pericolosità della rappresentazione e pur tuttavia sulla sua irriducibile necessità, sul fallimento storico di un incontro e pur tuttavia sull’apertura di senso inaspettato che le vite individuali sanno spalancare.”Simone Derai, estratto da “oro e cenere”Sono curioso di sapere cosa sarà per chi andrà a vederlo al cinema! Produzione: Sagra Musicale Malatestiana, Anagoor, Kublai FilmRegia: Simone DeraiFotografia: Giulio FavottoSound design: Mauro MartinuzAssistenti: Marco Menegoni, Monica Tonietto, Piero Ramella, Aurora Ro, Mariagrazia TononLa presentazione completa del lavoro, i crediti, le date e le sale su www.anagoor.com
PASSAGGI DI STATO /STATE TRANSITIONSPlaying during @soda.clubbing #scans #statetransition #bodies #liquid #solid
PASSAGGI DI STATO / STATETRANSITIONthe after_seks(dove ks per gli esseri viventi sta per x) Ho a lungo pensato al se$$o come ad un passaggio di stato: due o più solidi dotati di una luce si avvicinano, liquefandosi, fondendosi, mischiandosi.Scompaiono e poi tornano solidi.Uguali ma diversi.Portando con sé ricordi liquidi.Ma cosa succeda davvero in questo passaggio di stato me lo chiedo ancora.Da circa un paio d’anni sto sperimentando tecniche per rappresentare questo passaggio di stato.-I have long thought of seks as a transition of state: two or more solids coming together, liquefying, melting, mixing. They disappear then becoming solid again.Equal but different.Bringing liquid memories with them.But what really happens in this state transition I still wonder.For the past couple of years or so I have been experimenting withtechniques to represent this transitionof state.un grazie a Mombao per il seme a Wovo per l’acquabodies and souls#statetransition #3d #bodies #liquid#melting #scans #solid
here you can shout freelyVorrei nei parchi pubblici, nei giardini, in qualche angolo qua e là, si potesse urlare, liberamente e naturalmente. Senza giudizi. Senza un valido motivo apparente. Vorrei un cartello per dirci che “si può”.Ottobre 2022Body and nature, workshop con @peterpuklus all’interno di @osservatoriomobilenordest a cura di @stefaniarossl & @mass_sordi presso @villaparcobolasco muse e aiuto @ariya_karatas, @guglielmo.cherchi allestimento @anitacariolaro @giacstreliotto ———-TO THE BONEFrom the darkness we came and to it we will return. Life, what happens in between, is a lesson in tolerance. The challenges we face during the brief process we call living are only moments of learning. The first thing we do when we enter this life is to scream, we scream for attention, we scream for joy, we scream for progress, we scream for justice, we want to live, with every scream we let the world know that we are here to help for ours is the one true path. If you have ever felt that something is missing from your existence, or you have sometimes felt empty and that your life lacks direction and meaning. WE CAN HELP.Estratto da Erna Ómarsdóttir and Valdimar Jóhannsson “To the bone” performance a cui ho assistito nel 2014 presso @centrale_fies_official e che mi accompagna spesso.
02 IMMAGINI DI PROSSIMITÀ una ricerca sul contatto, le relazioni, i liquidi, quella cosa che scorre. e la loro mancanza. —PROXIMITY IMAGESan exploration about touch, relationships, fluids, that thing that flows. an the lack of them.#relationships #liquids #proximity
01 IMMAGINI DI PROSSIMITÀ una ricerca sul contatto, le relazioni, i liquidi, quella cosa che scorre. e la loro mancanza. —PROXIMITY IMAGESan exploration about touch, relationships, fluids, that thing that flows. an the lack of them.#ongoingproject
6216 1. Mi chiedo spesso se generi più energia un limite imposto o l’avere libertà di azione. 2. @sine.die_xx.xxi studi sul marmo 3. Quarantena tedesca, cazzi. 4. “Contagio, le carte della peste e la pandemia”creazione del marbling di riferimento con @diamante_be 5. Jaap su camouflage 6. @alice_ahad nel loro studio polveroso 7. Das Paradies un die Peri, @house.of.anagoor, durante le riprese presso il Museo Egizio di Torino8. Immagini per la comunicazione del @museocanova con @otium_studio, le Quattro Grazie 9. @_maria.giulia_ fra madonne e balconi 10. Padania Classic #random #sessodrogaepastorizia #concrete #freedom #limits #couple #threesome #foursome #graceless #doors
Random Modnar #letsplay
Era fine maggio 2021. Dopo il 2020, che per me è significato (quasi) tutto meno che Covid. Dopo un inseguimento durato diversi mesi ci si è incontrati fra elementi che già per me significavano casa: un ex edificio industriale, vuoto, un sipario, verde, uno schermo, bianco. E loro provavano lí. Mi suggerivano di aggiungere a quegli elementi, così importanti, qualcos’altro. A fare da sfondo quella Milano dove le persone guardavano per terra, con cui faticavo a capirmi. Serviva bussare alle porte giuste. #mombao #sipario #solar #sessodrogaepastorizia
AN_THRO_POSricerca di un’etimologia materica (im)possibileAlice MestrinerGiulio FavottoAhad Moslemiun dialogo fra polvere e lucePresso Metaforte, aperta nei weekend ore 17.30-20, ora prorogata fino al 10 luglio 2022.GFDa quando ho incontrato Alice e Ahad osservo e vivo la polvere in maniera nuova; in un rifiuto, in uno scarto, ora vedo una possibilità. Se ci penso è forse molto simile alla scoperta che ho fatto rispetto all’osservare: “Non c’è niente di antico sotto il sole” tuonava Luigi Ghirri, scrollandomi di dosso quel letargo visivo che non ci fa osservare con cura ciò che siamo abituati a vedere ogni giorno. Ed in questo torpore, osservare come la luce (e l’ombra) mi sorprenda, è diventanto un momento fondante.Spesso osservo prima la luce che si appoggia su qualcosa, su una persona, che la persona stessa. E la polvere? E la polvere! Come osservo la polvere? Non l’avevo mai osservata e cercata così tanto. AMAMAl di là della poesia i due elementi convergono in più punti. La luce è il viaggio di alcune particelle, mentre la polvere è l’insieme di quelle particelle. La materia di un viaggio nel tempo, resa percepibile da un fascio luminoso. Esse non sono frutto di un incontro fortuito ma, sono quel fortuito incontro di due entità che sul punto di convergenza diventano complementari, nuova forma, somma di entrambe.#light #dust #identity #portrait #portraitphotography#portraitdust #memory #time #space #geography#archive #art #contemporaryart #installation#exhibition #curator #curatorial #emergingartist#italianart #iranianart #italianartist #pointcloud @alice_ahad @meta.forte
AN_THRO_POSricerca di un’etimologia materica (im)possibileAlice MestrinerGiulio FavottoAhad Moslemiun dialogo fra polvere e lucePresso Metaforte, aperta nei weekend ore 17.30-20, ora prorogata fino al 10 luglio 2022.GFSe cercassimo una formula che racconti in maniera chiara, sintetica, il rapporto fra tempo e vita di un essere umano o di un oggetto, la polvere e la luce ne farebbero parte? Particelle di luce, particelle di materia, in viaggio. Siamo anche questo? Siamo anche polvere e luce? Quando traduco una persona, un oggetto, un momento, in immagine, la luce è la mia lingua. Ma allora sto trasformando quel soggetto in particelle di luce? Anche quando chiudo gli occhi e vedo affiorare dal buio il ricordo di qualcuno, di che materia è composto? Ed io, di cosa sono fatto se penso a me medesimo? E come cambia questo pensiero, la materia di cui sono composto, nel tempo?AMAMPezzi liberi di fluitare nello spazio si assemblano insieme costituendo nuove forme, memorie e dimensioni spesso distorte. E così manipoliamo e plasmiamo anche i nostri ricordi per averli più vicini, più lontani o altri rispetto a quello che sono. Sono più cari altrove. Dov’è questo altrove?#light #dust #identity #portrait #portraitphotography#portraitdust #memory #time #space #geography#archive #art #contemporaryart #installation#exhibition #curator #curatorial #emergingartist#italianart #iranianart #italianartist #pointcloud @alice_ahad @meta.forte
AN_THRO_POSricerca di un’etimologia materica (im)possibileAlice Mestriner Giulio FavottoAhad Moslemiun dialogo fra polvere e lucepresso Metaforte, aperta nei weekend ore 17.30-20, ora prorogata fino al 10 luglio 2022.Scomposte, osservate da vicino, vivisezionate, la polvere e la luce rivelano una semplice ed umile ricchezza. Entrambe custodiscono e raccontano, come materie di traduzione, la coesistenza di natura e umano. La polvere, non è forse la fotografia del mondo più sincera, autentica e viva? Alice Mestriner e Ahad Moslemi usano come materia prima la polvere, mentre io, la luce. Assieme, abbiamo cercato di mettere in dialogo polvere e luce, scomponendo questa materia materia in trasformazione per cercare un ruolo ed una posizione di anthropos: humus multiforme o colui che considera ciò che ha visto?#light #dust #identity #portrait #portraitphotography#portraitdust #memory #time #space #geography#archive #art #contemporaryart #installation#exhibition #curator #curatorial #emergingartist#italianart #iranianart #italianartist #pointcloud @alice_ahad @meta.forte
Venezia. 1 giugno #venice #numerochiuso #infilapertrecolrestodidue
Le loro immagini